“Per i democratici questo è un giorno speciale, un momento molto importante per la nostra comunità”, lo ha detto il premier Matteo Renzi, iniziando in inglese il suo intervento, al congresso elettorale del Partito Socialista Europeo –Socialists&Democrats ‘Towards a new Europe‘, che sancisce l’ingresso dei democratici nella famiglia dei socialisti europei.
Il premier dal palco del Congresso ha voluto salutare quanti prima di lui hanno lavorato per giungere all’ingresso del PD nel Pse: Pier Luigi Bersani, Piero Fassino, Massimo D’Alema e “tutti i predecessori alla guida del PD e dei suoi ‘affluenti’”.
“E’ cominciato tutto qui a Roma”, ha proseguito Renzi in francese e in fine in italiano: “Questa è la città della grande bellezza.”
Per Renzi la sfida più importante da affrontare è assicurare l’educazione per tutti. “Le libertà economiche non possono essere più importanti di quelle sociali, per questo credo che la più grande scommessa che dobbiamo vincere è quella dell’educazione e l’attenzione verso la scuola, dove si costruisce la condizione dell’Europa economica. Se questo avverrà il PD sarà orgoglioso di far parte di un cammino economico comune. Firenze è grande non perchè ha grandi scultori o letterati, tantissimi tutti insieme nel periodo del Rinascimento, ma perchè i banchieri hanno investito sul futuro, sull’educazione”.
Secondo Renzi, “la finanza è stata grande ‘non quando le banche hanno salvato gli Stati, oggi succede il contrario, non quando hanno messo a posto i conti inglesi, ma quando hanno capito che investire in educazione è un diritto per tutti. Un bambino figlio di nessuno poteva studiare come i figli dei signori grazie a un meccanismo per garantire a tutti la scuola come garanzia di libertà. E’ la più grande scommessa che possiamo tentare di vincere: l’educatione, la scuola, dove si costruisce l’Europa sociale, condizione non figlia, ma essenziale”.Renzi ha definito l’altro importante obiettivo da raggiungere: “Dobbiamo fare in modo che il piccolo artigiano non veda l’Europa come il problema ma come la soluzione dei problemi, come l’Europa dei cittadini e non dei burocrati. Questo è il nostro obiettivo. Il governo italiano ha la responsabilità primaria di arrivare alla guida del semestre Ue non soltanto adempiendo agli obblighi e agli inviti che vengano dalle istituzioni europee, ma come occasione per parlare di nuovo modello. Noi arriveremo al semestre europeo con il bilancio a posto, ma non perchè ce lo chiedono le istituzioni, lo faremo per i nostri figli. I conti a posto non sono una richiesta di qualcuno da fuori ma un impegno verso le nuove generazioni”.
Il premier ha concluso il proprio intervento elogiando la candidatura di Martin Schulz alla presidenza della commissione Ue: “Martin, il tuo compito è il nostro compito, la tua candidatura è una meravigliosa opportunità per te e per noi. Dobbiamo arrivare al futuro non aspettando ma costruendo e accompagnando la sfida di una nuova Europa”. Fonte: www.partitodemocratico.it