La crisi economica che si protrae ormai da anni ha colpito e, purtroppo, colpisce ancora tanti cittadini i quali hanno visto progressivamente ridurre il proprio reddito, inoltre la perdita del lavoro che accomuna molti, la crisi della piccola e media impresa e di tanti lavoratori autonomi hanno imposto uno sforzo ancora maggiore del solito. Le tante imposizioni normative inderogabili, prima fra tutte il rispetto del patto di stabilità, non ci hanno impedito di adottare scelte comunque incisive e rispondenti ai bisogni dei cittadini.
È appunto in quest’ottica che la maggioranza ha deciso di calibrare in modo progressivo le imposte. Per ciò che riguarda la TASI, sono previste detrazioni progressive fino ad un massimo di 600 euro di rendita catastale e l’azzeramento per le rendite fino a 300 euro. Una particolare attenzione è riservata alle famiglie che risiedono nei quartieri colpiti dall’alluvione, dove la riduzione è del 50% con un indice ISEE fino a 40.000 euro. Così pure, una detrazione del 50% è prevista per tutti quei nuclei con indice ISEE fino a 11.500 euro e del 30% per i redditi fino a 17.250 euro. Per ciò che riguarda la TARI, rispetto allo scorso anno, non essendo previsti i 30 centesimi al mq, ci sarà una riduzione per tutte le utenze domestiche. Rimane un’ulteriore riduzione del 25% per redditi ISEE fino a 11.500 euro e del 10% per redditi ISEE fino a 17.250.
Oltre a ciò, purché nei limiti di una determinata rendita catastale, vi saranno sgravi anche per i comodati d’uso a parenti in linea retta di primo grado; in questa maniera si è cercato di sanare un’iniquità dovuta alla mancata previsione nella pregressa normativa nazionale che imponeva di considerare tali immobili “a disposizione”, ovvero soggetti alla massima aliquota impositiva. Oltre alle famiglie, non ci siamo dimenticati delle attività economiche e delle imprese edili, che stanno pagando un prezzo altissimo a causa della crisi, con la previsione dell’azzeramento della tassa di occupazione del suolo pubblico (COSAP) per i cantieri edili per i primi tre mesi. Confermati il fondo di solidarietà per 200.000 euro a favore di coloro che hanno perso il lavoro e di 100.000 per lo sviluppo economico al fine di favorire la nascita di nuove imprese. In tale contesto, rimane l’amarezza di aver dovuto constatare l’assenza di qualsiasi contributo da parte delle opposizioni, soltanto le solite e reiterate critiche che si protraggono da ormai 4 anni.
La mancanza di qualsiasi progetto alternativo alla proposta della maggioranza è comprovato dalla loro latitanza in Consiglio, quando dovevamo approvare il più importante atto amministrativo. In frangenti come questi ci si sarebbe aspettata una discussione propositiva e non la sterile polemica a scopo esclusivamente elettorale sull’aumento dell’ imposizione fiscale. Siamo tutti consapevoli dell’entità del peso fiscale ed abbiamo cercato di mitigarne gli effetti ma onestà intellettuale vorrebbe che si informassero correttamente i cittadini: i Comuni non possono in alcun modo disapplicare la normativa fiscale, si possono solo attenuare gli effetti, ed è esattamente ciò che questa Amministrazione ha fatto approvando il bilancio che permette di garantire la funzionalità e la qualità dei servizi erogati, il cofinanziamento di fondi europei per i progetti del Palazzetto Baviera e della scuola Puccini, il pagamento delle ditte e dei fornitori che da troppo tempo aspettano la riscossione dei loro crediti.