L’8 agosto la giunta ha votato la delibera alla variante ex-colonie Enel che prevede lo stralcio dell’hotel e la conferma dei 90 appartamenti al posto dei 30 inizialmente previsti. Una variante profondamente dannosa per l’area interessata alla riqualificazione, votata alla chetichella durante il mese di agosto, quando cittadini e consiglieri sono in vacanza.
Se n’è accorto il nostro capogruppo Dario Romano, quando, giovedì 17 agosto, la delibera è stata pubblicata nell’albo pretorio.
“Dal 14 febbraio, giorno dell’adozione dell’atto di indirizzo, sono trascorsi ben 6 mesi, un tempo decisamente non congruo per adottare la variante vera e propria. In questi 180 giorni ne sono successe di tutti i colori, sino ad arrivare alla commissione consiliare dove son venuti fuori i termini del nuovo progetto. L’interrogazione che ho effettuato rivolgendomi all’assessore Cameruccio ha evidenziato la difficoltà dell’amministrazione a giustificare un’ operazione di questo tipo.” racconta il nostro capogruppo Dario Romano al Resto del Carlino il 18 agosto.
Una gestione politica e amministrativa inaccettabile
“Questa manovra di Ferragosto verrà studiata con estrema attenzione nei prossimi giorni al fianco di tutti gli altri partiti della coalizione di centrosinistra: da Diritti al futuro a Vivi Senigallia sino a Vola Senigallia. Ad una prima analisi, sembra sia cambiato poco rispetto all’atto di indirizzo, in quanto la previsione dei 90 appartamenti rispetto ai 30 circa previsti originariamente viene confermata. Anche l’hotel previsto in prima istanza viene stralciato, una decisione che cancella nuove possibilità di sviluppo per la città e per la zona interessata. Il tutto viene risolto con un contributo straordinario di costruzione che appare decisamente non sufficiente nell’ottica dell’interesse pubblico, così come le opere di urbanizzazione previste. La gestione della partita, da un punto di vista squisitamente amministrativo e politico, è inaccettabile. Tra l’altro, il sindaco e l’assessora Campagnolo erano assenti nel momento dell’approvazione della delibera.” conclude Romano.
Sindaco assente. Per la seconda volta chiediamo che spieghi perché
Dunque una delibera così importante votata solo da 5 assessori, dato che 2 erano assenti, tra cui l’Assessora all’ambiente Campagnolo. Il Sindaco? Assente anche lui, per l’ennesima volta. Sì, perché ricordiamo che Olivetti è risultato assente non solo alle votazioni per la lottizzazione di quest’area del lungomare levante, ma anche a quelle della Penna in viale Leopardi, del bastione Rodi nell’omonima via in centro storico e quella in zona portuale in piazzale Bixio. Ha mancato di votare molte (troppe) delibere urbanistiche di giunta in cui venivano trattate pratiche che hanno un importante impatto per la città.
Lo abbiamo già chiesto il 5 maggio e lo chiediamo anche oggi: il Sindaco dovrebbe spiegare alla cittadinanza il perché di queste assenze, quando si prendono decisioni così importanti per l’urbanistica della nostra città.
Dario Romano, Capogruppo comunale Partito Democratico
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