Esprimiamo profondo preoccupazione e sconcerto per il continuo stallo dei lavori per il Ponte Garibaldi; dovevano essere iniziati già da tempo ma sono nuovamente bloccati a causa del ritardo nella rimozione dei cavi della Telecom. Chiediamo chiaramente: chi è responsabile di questo ritardo? Perché i necessari preparativi non sono stati fatti in tempo, considerando che questi lavori sono programmati ormai da mesi e mesi? I cittadini di Senigallia, che vivono in una continua situazione di emergenza, meritano risposte concrete e azioni tempestive da tutte le autorità competenti.
Promesse continuamente disattese
Non ci sorprendiamo più, ma periodicamente leggiamo dichiarazioni del Sindaco e del Vice-Commissario Babini che lanciano ipotetiche date sulla stampa, date che poi vengono puntualmente disattese. Come già accaduto con la passerella ciclo-pedonale, infatti, anche sulla demolizione di Ponte Garibaldi è facilmente reperibile sulla stampa l’indicazione di una sequenza di date di inizio dei lavori, tra cui una del Sindaco di circa due mesi fa, in cui dichiara, azzarda, la demolizione entro Ferragosto. Bene, siamo al 6 ottobre e Ponte Garibaldi è ancora lì, vergognosamente abbandonato dal giorno successivo all’alluvione, come emblematico biglietto da visita della città.
Olivetti e Babini non si assumono responsabilità e scaricano le colpe su Telecom
Dopo più di 370 giorni senza il ponte Garibaldi non ci si è nemmeno premurati di provvedere alla pulizia della sede stradale; tutto è rimasto indecorosamente fermo a settembre 2022. Invece di assumersi le proprie responsabilità, Sindaco e Vice-commissario puntano il dito contro la Telecom, per loro responsabile del ritardo della demolizione. Un amministratore pubblico dovrebbe invece ben conoscere le tempistiche di lavori di tale portata. Una Conferenza dei servizi, necessaria proprio per organizzare il trasferimento dei sottoservizi di Ponte Garibaldi, si è svolta soltanto due mesi fa, troppo tardi, se si pensa che nei comunicati propagandistici di Comune e Regione si parlava di demolizione entro il 15 agosto.
I cittadini senigalliesi continuano ad aspettare; continuano a vivere in continuo stato di emergenza, di disagio e di incertezza, per i quali non si vede la fine.
Vogliamo, come tutti i cittadini, che siano indicati dei tempi certi per demolizione e ricostruzione e che siano evitate quelle solite e ripetute promesse che puntualmente vengono disattese.
Lascia un commento