Sulla stampa è comparso un comunicato di FdI con dichiarazioni di Massimo Bello sulla delibera del 28 dicembre relativa ad una deroga urbanistica per permettere la realizzazione della nuova palazzina delle emergenze all’ospedale Principe di Piemonte di Senigallia.
Come correttamente dichiarato, la delibera è stata votata da tutto il consiglio comunale, con la soddisfazione di tutti per la realizzazione di un’opera indispensabile per la nostra città. Sicuramente il nostro nosocomio trarrà un grande beneficio da questa opera che si aspettava da tempo. Quello che stona, però, è il tono trionfalistico che lascia intendere come questo sia un successo della destra al governo cittadino e regionale; “dopo decenni di silenzio e di inerzia, Regione, Comune e Governo nazionale, a guida centrodestra, hanno programmato e progettato le priorità, segnando un’alternativa impensabile fino a qualche anno fa.”
Progetto bloccato dalla spending review, ripartito grazie a PNRR
FdI, in perenne campagna elettorale, addomestica la realtà con il ritornello che chi era prima al governo non faceva ed ora loro fanno tutto e bene. Allora, per ritornare alla realtà ed uscire dalla ricostruzione trionfalistica di Bello e del suo gruppo, bisogna ricordare alcuni passaggi. La palazzina delle emergenze è una realtà progettata da tempo, ma ferma per la crisi economica ed i tagli dovuti alla spending review (conseguenza della sconsiderata politica dell’ultimo governo Berlusconi con l’appoggio assoluto di FdI che ha portato il paese sull’orlo del baratro economico). La disponibilità finanziaria per tale progetto, nel 2018, era di 4 milioni di Euro, cifra non incrementabile in alcun modo. Ma FdI non dice che tutto quello che stanno facendo oggi è finanziato dal PNRR, che ha fornito una pioggia di denaro mai vista in passato. I 20 milioni per la palazzina delle emergenze sono il risultato dei 4 già stanziati e di 16 milioni dal PNRR.
L’unica difficoltà di chi governa oggi è di spendere i soldi
In tutto ciò, però, il presidente Bello dimentica come proprio il suo partito, con la Meloni in testa, ha fatto una campagna a 360 gradi contro i contributi europei, tanto da non votare a favore quando si trattava in Europa di far partire il PNRR. Se non fosse stato per il governo Conte II e Draghi, oggi il governo regionale e comunale starebbero a raschiare il fondo per cercare risorse per “sopravvivere”, invece grazie “a chi c’era prima” possono intervenire in molti ambiti avendo come unica difficoltà quella di spendere tutte le ingenti risorse che “altri” gli hanno procurato. Sarebbe bene allora un atteggiamento più umile e grato a chi si è impegnato per questo risultato; meno trionfalismo e più correttezza.
Margherita Angeletti
Consigliera Comunale PD Senigallia
Rodolfo Piazzai
Consigliere comunale PD
Capogruppo dell’Unione Democratica Marca Senone
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