Nella notte di mercoledì 19 giugno, dopo un lungo esame in aula, la Camera dei deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge sulla cosiddetta “autonomia differenziata”, che stabilisce le regole e il percorso con cui alcune regioni potranno chiedere maggiore autonomia nella gestione di specifiche materie.
Regioni come Stati indipendenti
Le materie che verranno demandate alle Regioni comprendono
- i rapporti internazionali e con l’Unione Europea
- il commercio con l’estero
- la tutela e sicurezza del lavoro
- l’istruzione
- le professioni
- la ricerca scientifica e tecnologica
- la tutela della salute
- l’alimentazione
- l’ordinamento sportivo
- la protezione civile
- il governo del territorio
- i porti e gli aeroporti civili
- le grandi reti di trasporto e di navigazione
- la comunicazione
- l’energia
- la previdenza complementare e integrativa
- il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario
- la cultura e l’ambiente
- le casse di risparmio e gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.
Una riforma devastante che separa il Nord dal Sud
Le Regioni divengono così veri e propri Stati dipendenti dal potere centrale solo per esercito e sicurezza; è la secessione voluta dalla Lega. Quella dell’autonomia differenziata è una riforma devastante da cui tornare indietro sarà complicatissimo.
Una riforma che separa e allontana, dal punto di vista della quantità e qualità dei servizi il Nord ricco da un Sud dover già ora il welfare è gravemente carente, compromettendo ulteriormente sanità, scuola. infrastrutture, sviluppo economico e cultura.
Una riforma che avrà un’ulteriore gravissima conseguenza; vedrà il Nord interessato da una rinnovato fenomeno di migrazione dal Sud di cittadini alla ricerca di condizioni migliori di vita.
Come Partito Democratico, insieme al Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Più Europa, abbiamo manifestato martedì 18 giugno alle 17.30 in Piazza Santi Apostoli a Roma. È stata una manifestazione aperta a tutte le forze politiche e sociali, civiche e democratiche, a tutte le cittadine e cittadini che hanno a cuore l’unità nazionale e i principi della Costituzione, contro il premierato e l’autonomia differenziata del Governo Meloni.
Mobilitiamoci!
Anche a Senigallia, dopo aver rinviato quella del 18 giugno. torniamo a manifestare, domani 25 giugno in piazza Roma dalle 18:30, contro l’autonomia differenziata e il premierato in difesa della costituzione e dell’unità del Paese, per difendere le prerogative democratiche del Parlamento e del Presidente della Repubblica.
Per questo, e per tanto altro, domani torneremo in piazza con le nostre bandiere e con il tricolore, tutte le forze e le associazioni democratiche unite contro le leggi barbare del governo Meloni.
Partito Democratico Senigallia
Alleanza Verdi Sinistra Senigallia
Vola Senigallia
Vivi Senigallia
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