La guerra è tornata ad essere strumento di risoluzione dei conflitti: l’ordine mondiale sembra doversi basare sullo scontro anziché sulla collaborazione e la giustizia tra i popoli. Questa concezione contrasta con l’articolo 11 della Costituzione italiana, che ripudia la guerra come strumento di offesa e risoluzione dei conflitti internazionali, promuovendo invece la Pace e la giustizia tra le nazioni.
Sono trascorsi oltre due anni di guerra in Ucraina, con centinaia di migliaia di vittime, milioni di profughi e un terzo del paese distrutto. L’ultimo e più drammatico esempio di questa spirale distruttiva è in Medio Oriente, con l’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha provocato 1200 vittime e più di 200 ostaggi, e l’invasione della Striscia di Gaza da parte del governo israeliano che ha provocato finora la morte di più di 38.000 palestinesi, inclusi bambini, donne e anziani.
Un’escalation di crimini di guerra, che condanniamo e che debbono essere fermati immediatamente per affrontare politicamente e culturalmente le cause che li hanno determinati, applicando il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione dei popoli, come riconosciuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite.
Per questo motivo il Partito Democratico di Senigallia si oppone fermamente a tutte le guerre, alle politiche di riarmo, all’economia di guerra, impegnandosi per costruire un mondo di Pace, sicurezza e benessere per tutti chiedendo alle istituzioni italiane ed europee di adottare le misure proposte nel documento: Manifesto contro la Guerra.
Il nostro manifesto è un punto di partenza
Il manifesto è il frutto di un percorso che ha coinvolto partito e simpatizzanti in un processo di partecipazione e confronto. La formalizzazione del documento non è un punto di arrivo ma di partenza per allargare il confronto a livello cittadino, regionale, nazionale ed europeo, per cui seguiranno iniziative e riflessioni con tutti i cittadini e i gruppi che vorranno partecipare. Il ripudio della guerra dovrebbe appartenere a tutte le forze politiche, unendo i cittadini sotto un’unica bandiera: quella della pace.
Invitiamo la rete pacifista e i cittadini a leggere, condividere e sottoscrivere il documento
Per porre fine alla follia di tutte le guerre in corso e rispettare la Costituzione è indispensabile unire le forze ed assumersi responsabilità civili, politiche e democratiche.
È indispensabile schierarsi per una politica di pace, per il rispetto del diritto internazionale e la riconversione dell’economia verso modelli civili e sostenibili. Ed è essenziale promuovere la cooperazione e la sovranità dei popoli, eliminando forme di colonialismo e politiche di doppio standard.
Massimo Barocci, Segretario Partito Democratico di Senigallia
Foto di copertina di Jordan McDonald su Unsplash
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