Ponte Garibaldi Senigallia

La fiera delle banalità sul ponte Garibaldi

E arrivò quindi finalmente la sorpresa nell’uovo…di agosto e la allegata fiera delle banalità dei commissari regionali al post alluvione. 

Elenco delle banalità

  1. La soluzione indicata potrebbe stare benissimo ovunque: in aree urbane normali di qualsiasi tipo, in aperta campagna, lungo assi autostradali (ce ne sono decine). 
  2. Assolutamente non può stare in un’area urbana di tipo monumentale, carica di manufatti storici; ovviamente non può stare fuori dall’asse che passa per porta Mazzini e l’arco dell’ex Consorzio (i senigalliesi lo conoscono bene ed i progettisti di allora molto meglio degli attuali);
  3. Così come descritto sarà nocivo per la viabilità locale, di ogni tipo: dell’ospedale, del Liceo Classico, dello stadio, ecc. 
  4. È del tutto indifferente ai programmi di rigenerazione urbana (l’assessore – forse all’urbanistica – ne sa qualcosa!?); lo ha immaginato inserito nel progetto Orti del Vescovo e nell’area delle Caserme? 
  5. I costi di realizzazione rispetto ad altre scelte, quali sono?
  6. Ovviamente, e come sempre per la giunta Olivetti, non c’è stato, e non sembra previsto, nessun confronto pubblico, stile Meloni con le conferenze stampa senza la stampa. Incompetenza e pavidità! 
  7. Quindi il ponte delle banalità non rientra in una visione organica dell’intero sistema per salvare Senigallia dal rischio idrogeologico; sistema che comprende ben cinque ponti sul fiume Misa. Avete visto che sono cinque e sono tutti in centro? 

Quindi bisogna valutare con trasparenza il ponte mobile su martinetti, alla miglior quota possibile, con relativa necessaria deroga ministeriale al franco idraulico; ovvero è necessaria una deroga alla sua altezza minima sull’ipotetica linea di piena.

È nota la risposta che avete ricevuto:

“Ci hanno detto che la deroga non si può avere”.

Ma Regione e Comune quale quadro d’insieme hanno proposto a Roma?
E quali sarebbero le complicazioni gestionali?! 
Le altre amministrazioni che gestiscono ponti mobili su martinetti in giro per l’Italia sono dei “burloni” superficiali?? 
Avete proposto un sistema organico di gestione del rischio idro geologico che preveda le tre-quattro vasche di espansione, la manutenzione, vera, dei corsi d’acqua senza devastarli, gli interventi per i suoli agricoli (a medio-lungo termine)?

Sono tutti interventi che limitano moltissimo il rischio idrogeologico e anche il livello di piena; questo giustificherebbe una deroga al franco idraulico, perché, con questi interventi, più di tanto l’acqua non salirebbe nel centro della città. 

O avete proposto soltanto un nuovo ponte Garibaldi? Un ponte qualsiasi, buttato lì alla bell’e meglio, purché sia realizzato prima delle scadenze elettorali! 

Inoltre, chiediamo gli atti ufficiali scritti dei contributi-pareri della competente Soprintendenza, finora molto defilata e quasi silente. La chiameremo pubblicamente a rispondere della sua attività di tutela di una delle aree più importanti dei luoghi storici di Senigallia. 

L’uovo di Pasqua in agosto è una dannosa bufala!!

Gruppo di lavoro Territorio Urbanistica Ambiente


Commenti

Una risposta a “La fiera delle banalità sul ponte Garibaldi”

  1. Avatar Simonetta Manieri
    Simonetta Manieri

    Sono pienamente concorde con questo comunicato!

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