Pazienti, spesso anziani, in attesa sulle barelle per ore e in alcuni casi per giorni. Altri dirottati verso gli ospedali di Jesi e Senigallia, che peraltro vivono anche loro situazioni già al limite. Un sistema al collasso, che si regge solo sull’encomiabile abnegazione di medici e infermieri che, pur stremati e costretti a sobbarcarsi ore e ore di straordinario, continuano lo stesso ad adoperarsi per tappare le falle prodotte dalla politica regionale.
La situazione regge solo grazie a medici e infermieri
L’emergenza è diventata ormai un fatto strutturale al Pronto soccorso di Torrette. Eppure, dal presidente Acquaroli, dall’assessore Saltamartini e dal sottosegretario Salvi non abbiamo sentito neanche una parola. Dove sono i principali responsabili della sanità marchigiana? Perché non dicono come intendono affrontare un problema che mette letteralmente a rischio la vita dei cittadini? Si tratta di incompetenza o rassegnazione?
La situazione dei Pronto soccorso marchigiani, e di quello di Torrette in particolare, è critica da tempo e ha portato a ricadute molto negative sulla qualità dei servizi, sempre più frequentemente esternalizzati a ditte private per svolgere attività assolutamente ordinarie. È questo l’incubo che i cittadini e il personale sanitario vivono ormai dal 2020 e che testimonia il disastro sanitario dei demagoghi che avevano promesso nuovi ospedali e migliaia di assunzioni per poi arrivare quasi a fine mandato senza aver realizzato nulla.
Acquaroli, Saltamartini e Salvi sembra non si siano accorti di nulla
Che poi Acquaroli, Saltamartini e Salvi non abbiano previsto che l’ondata di calore estiva potesse portare al tracollo che stiamo vivendo da settimane la dice lunga sulla capacità di governare di questa destra che in quattro anni non è stata in grado di andare oltre le promesse. Basti dire che le famose Palazzine per l’Emergenza di Senigallia e Fabriano, di cui l’assessore all’Edilizia sanitaria Baldelli ha più volte annunciato pubblicamente l’avvio dei lavori sono ancora progetti sulla carta appoggiati in qualche polveroso scaffale della Regione Marche.
Questo è il quadro drammatico che abbiamo di fronte, ma sembra che ai piani alti di Palazzo Raffaello non si siano accorti di nulla.
Maurizio Mangialardi
icepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche
Lascia un commento