La Regione Marche, cioè il trio Acquaroli Babini Stefoni, ha finalmente capito, dopo due anni dal disastro del settembre 2022, che con la “strutturina” tecnica che aveva a disposizione l’uscita dall’emergenza sarebbe arrivata in tempi lunghissimi e del tutto incompatibili con l’obiettivo della sicurezza delle comunità, che deve essere raggiunta invece in tempi brevissimi.
Arriva così la Sogesid, arrivano i “mezzi pesanti”. È una società di ingegneria dello Stato, servirà a raddrizzare una situazione non più sostenibile.
Ci hanno messo due anni, perché non prima!?
Noi, opposizione politica e culturale, già dal novembre 2022, e poi in numerose altre iniziative, avevamo proposto un Comitato Istituzionale e una Struttura tecnica forte e qualificata. Ci sono stati i quattro incarichi a tre Università e alla Fondazione CIMA, rispettabilissimi, ma che fine hanno fatto i loro elaborati programmatici e progettuali, concreti ed operabili da subito? Stiamo ancora aspettando che vengano illustrati pubblicamente.
Siamo in presenza dell’ennesimo annuncio o stavolta ce la possiamo fare?
È di lunedì scorso a Senigallia il quinto incontro pubblico (la registrazione della diretta trasmessa dalla nostra pagina Facebook) nel quale abbiamo illustrato la nostra posizione e le nostre precise proposte relative alla riduzione del rischio idrogeologico in un’ottica complessiva, da monte a valle, e nel quale abbiamo descritto l’incredibile situazione dei ponti a Senigallia.
Ma l’atteggiamento di chi ci governa è sempre lo stesso. Un sindaco che continua a negare il confronto pubblico con tecnici e cittadini, e con lui la sua evanescente giunta; una regione che persevera con l’assurdo vizio della politica italiana: se cambiano le maggioranze politiche, si ricomincia tutto da capo. Infatti, già dal 2016 avevamo un ottimo piano generale per gestire il bacino Misa Nevola, ma purtroppo non c’erano i soldi per realizzarlo. Con l’alluvione del 2022 abbiamo avuto i soldi ma ancora nessun piano; quello precedente è stato ignorato, ma era pronto!
15 milioni di euro per trasformare i fiumi in canali artificiali
Il Piano del Commissario è una lista di interventi, dove nulla si evince su politiche agro-forestali, urbanistica, delocalizzazioni; comunque, si tratta di interventi solo pianificati, tutti finanziati ma quasi niente finora realizzato. Sì, hanno lavorato molto le ruspe su e giù per i fiumi, per trasformarli in canali artificiali, al costo di oltre 15 milioni di euro di denaro pubblico, con quali effetti? Vedremo.
In questi giorni carichi di forti piogge le preoccupazioni dei cittadini salgono di nuovo al massimo livello e la parola più diffusa è sempre la stessa: “speriamo”. Ancora una volta ripetiamo che anche i cittadini di Genova hanno sperato in un nuovo ponte dopo la tragedia del 2018: l’hanno riavuto in un anno; opera complessa del costo di 200 milioni!
Chiediamo tempi rapidissimi alla Regione Marche e Sogesid
La Regione Marche e i Sindaci “di filiera – politica” operino con la Sogesid affinché vasche di espansione ed ogni altro intervento tecnico non devastante nel bacino Misa Nevola abbiano questi tempi rapidissimi, utili alla sicurezza ed alla massima tranquillità di tutti. Si può fare se si vuole e se si è capaci.
Partito Democratico Senigallia
Alleanza Verdi Sinistra Senigallia
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