Parlare delle disabilità non è facile: è un tema delicato che tocca direttamente la quotidianità di molte persone ma che coinvolge il tessuto sociale locale interpellando ogni singolo cittadino e l’intera collettività, come sancito dall’art. 3 della Costituzione Italiana.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Le preziose testimonianze e il quadro normativo ci indicano indirizzi di lavoro precisi
L’incontro “La disabilità è una risorsa: vivere indipendenti, essere inclusivi”, che abbiamo organizzato e svolto il 7 novembre 2024, è partito proprio da questo presupposto: la disabilità è un tema collettivo su cui ognuno di noi deve sentirsi chiamato in causa, in primis le amministrazioni locali. L’ascolto delle testimonianze dirette, delle famiglie e delle operatrici è il cardine sui cui si è basato il lavoro di preparazione del nostro Gruppo Diritti Umani e Disuguaglianze, organizzatore dell’incontro, in cui il tema della disabilità è stato affrontato dal punto di visto normativo e, soprattutto, dal punto di vista umano con le preziose testimonianze che hanno arricchito la serata e che hanno portato indirizzi di lavoro precisi.
Progetto di Vita, per la piena integrazione della persona con disabilità
Le disabilità sono ancora barriere non solo architettoniche e digitali, purtroppo ancora presenti, ma anche culturali: abbattere le barriere significa allo stesso tempo costruire un Progetto di Vita (legge 328/00), che garantisca il diritto alla salute, il diritto alla diagnosi precisa e tempestiva, il diritto al lavoro, il diritto all’attività ricreativa, all’accesso all’informazione e alla mobilità. Questo progetto, nato dalle aspirazioni e dalle aspettative della persona, non è individuale ma dev’essere condiviso ed esteso alle comunità per far sì che l’inclusione diventi relazione e coesistenza quotidiana. Ogni cittadino in questo modo diventa protagonista e la persona con disabilità diventa soggetto attivo primario del suo progetto di vita e portatrice di risorse all’interno della comunità.
Le testimonianze dirette delle famiglie hanno confermato l’essenzialità delle operatrici e degli operatori, professionisti che non solo “assistono” ma “accompagnano” la persona con disabilità nella realizzazione del suo percorso di vita. Sono figure professionali fondamentali, ad oggi poco valorizzate e supportate, su cui il territorio deve continuare ad investire per garantire il pieno compimento del progetto di vita di ciascuna persona.
Accesso ed equità garantiti solo con la gestione territoriale
Infine, tra i temi trattati durante l’incontro, è stata ribadita l’importanza della gestione territoriale che garantisca gli stessi diritti sia ai cittadini che abitano sulla costa che a quelli che abitano nei comune più lontani e una gestione delle risorse economiche più efficace.
I temi e le criticità emerse in questo incontro sono molti e necessitano di analisi e sintesi per promuovere azioni concrete, progetti e attività: è questo il passo successivo all’incontro a cui il nostro Gruppo di lavoro sta già pensando, senza mai perdere di vista l’ascolto dei cittadini e le esigenze della città.
Gruppo di lavoro Diritti Umani, Disuguaglianze e Salute
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