Lungo l'argine del Misa, all'inizio della passerella "Ponte del Fiaton"

Ponte Garibaldi, serve un dialogo per il futuro

È davvero sconcertante il modo in cui la maggioranza senigalliese fugge da ogni confronto politico rifugiandosi nel passato. Faccio questa considerazione con un velato sconforto verso la situazione politica cittadina. Nessuno qui vuole fuggire dalle proprie responsabilità passate, ma il “c’eravate voi” non può essere la principale posizione politica di questa destra. Chi ora siede sui banchi della maggioranza farebbe bene a ricordarsi che le risposte fornite a un consigliere di opposizione non sono limitate a una risposta personale, ma è una risposta che danno a tutta la cittadinanza. E allora che la petizione e le proposte per ridiscutere il progetto di Ponte Garibaldi, cito testualmente, “quelle persone che le hanno proposte 10/15/20 anni fa avevano ruoli estremamente importanti a livello politico nazionale e a livello politico provinciale” a me poco importa: non cambia il contenuto di una richiesta che non un singolo ma migliaia di cittadini pongono all’attuale maggioranza e alla struttura commissariale.

Mi interessa sapere come sarà il Ponte che verrà costruito a breve e con cui vivrò nel futuro

Ho 25 anni e, come tanti altri giovani, vivremo per buona parte della nostra vita il futuro ponte Garibaldi. È per questo che prima di spendere milioni di euro per un ponte fortemente impattante sull’urbanistica e sicurezza dell’intero centro storico, mi piacerebbe discuterne con chi poi avrà l’onere di costruire quel ponte. Non c’è alcun intento polemico né di parte politica. Quello che a me come a tante altre persone piacerebbe sapere è se la “soluzione” presentata in conferenza stampa da Babini e Acquaroli sia la migliore possibile. A mio avviso no, ma non precludo nessuna soluzione che sia il frutto di una condivisione di fondo.

Forse ad Acquaroli, a Babini o ai tecnici dell’Anas che hanno elaborato il progetto non interessa di come sarà Senigallia fra 40 anni, ma a me, che vedo il mio futuro in questa città, sì. Come dovrebbe interessare alla maggioranza consiliare e in generale a tutte le forze politiche del nostro Consiglio comunale i cui eletti avranno figli e/o nipoti che questa città la vivranno.

Aspettiamo da 288 giorni che Acquaroli e Babini trovino un pomeriggio per noi

Come si può accettare, facendo finta di nulla, che il commissario Acquaroli e il vicecommissario Babini non hanno trovato, da quasi 300 giorni (288 per l’esattezza), un pomeriggio da dedicare alla nostra città? Allora, ci si fermi un attimo e si faccia, su un tema così importante, un po’ di politica, ma quella seria, lontana da rivendicazioni e/o accuse rivolte al passato. In gioco c’è il futuro della nostra città e di noi giovani che questa città la vivremo, speriamo, ancora a lungo.

Giovanni Margiotta, Presidente Assemblea provinciale Giovani Democratici di Ancona e Segretario Circolo Pd Senigallia 3


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