Abbiamo bisogno di un ponte, opera vitale per la viabilità del centro storico.
Ma QUEL PONTE, imposto dalla Regione, che la città non la vive e da un Sindaco che evidentemente non la conosce, è una vera e propria sfida ai cittadini, di cui non si capiscono i motivi.
QUEL PONTE, inconcepibile per i senigalliesi e non condiviso, è incapace di promuovere, educare e stimolare la riflessione attorno al concetto di bene comune, buona prassi di una vita civica democratica (è la triste storia che si ripete in ogni atto di questa amministrazione comunale).
QUEL PONTE farà confluire traffico automobilistico e traffico pesante nel centro storico della città con gravi problemi di viabilità, di parcheggi (per i residenti) specialmente in estate, di inquinamento e vivibilità.
QUEL ponte stravolgerà il piano urbanistico del centro storico, dal punto di vista estetico, di prospettive, di armonia e di visione complessiva generando un degrado paesaggistico e urbanistico e un impoverimento del tessuto storico.
QUEL ponte avrà un impatto devastante e svaluterà il pregio delle case storiche del centro di Via Portici Ercolani che avranno ad altezza finestre un mostro architettonico.
QUEL ponte è per un’autostrada, non per un centro storico
QUEL ponte non è per Senigallia, non è per un centro storico, ma per una viabilità autostradale.
QUEL ponte non ha una prospettiva temporale, una prospettiva urbanistica e una prospettiva sociale perché è frutto di una imposizione della Regione, una vera e propria invasione di barbari.
Infine, QUEL PONTE da solo non garantirà sicurezza perché non supportato da opere prioritarie di sistema, come le vasche di espansione funzionanti e consistenti a monte.
I nostri concittadini devono sapere che QUEL ponte sarà devastante non solo per noi, ma per gli anni (i secoli) che verranno. Uno sfregio allo sviluppo di Senigallia e dei suoi cittadini.
Le iscritte e gli iscritti del I Circolo del Partito Democratico Senigallia
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