Il tema della sicurezza e del rispetto delle regole sono il mantra politico di questa amministrazione comunale: in nome di una presunta sicurezza vengono costruiti scempi architettonici inutili nel centro storico della città; in nome di una presunta sicurezza vengono abbattuti alberi in modo indiscriminato; in nome di una presunta sicurezza si vietano manifestazioni come la festa dell’Unità del Partito Democratico.
Le regole valgono solo per alcuni?
Ma, improvvisamente il concetto di sicurezza diventa inesistente e bypassabile: l’amministrazione Olivetti si sente forse emanazione della sicurezza tanto da autoescludersi da quelle norme da essa stessa imposte in occasione dell’evento per la candidatura di Acquaroli, organizzato a Senigallia da Fratelli d’Italia, al Teatro La Fenice: un evento che ha visto l’arrivo di pullman di tifoserie parcheggiate serenamente in viale Leopardi nell’ora di punta del passeggio senigalliese, che ha registrato a quanto risulta dalle dichiarazioni del commissario Guido Castelli e non solo, 2.000 presenze in una struttura che per sicurezza vera, non presunta, ne può contenere non più di 800, all’incirca.
Chiediamo chiarezza su questo tema: la domanda che rivolgiamo all’amministrazione Olivetti, compiacente e presente all’evento – ma non si professava civico e moderato? – è: come mai il concetto di sicurezza ottiene delle deroghe importanti per gli eventi politici di destra? I cittadini si sentono presi in giro da questo atteggiamento, sembra, di due pesi e due misure.
Se esiste un tema di sicurezza deve essere univoco, e deve valere per tutti. Anche se a noi democratici, piace più parlare di prevenzione, di tutela, di protezione di tutti i cittadini e le cittadine e non solo di una parte, per giunta politica.


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