Primo marzo, ennesima emergenza post 15 settembre 2023. Senigallia e i suoi cittadini sono costretti a subire nuovamente quell’ansia e quella paura che ormai vivono a cadenza regolare.
Giovanni Margiotta, segretario Pd del III Circolo, nonché alluvionato, scrive: “L’allerta gialla il giorno prima, il rumore della pioggia che tiene svegli per tutta la notte, il fiume che supera il livello di guardia a Bettolelle e la conseguente apertura del COC. Da lì il fiume continua a salire; immagini e video iniziano a girare nelle chat e sulle pagine Facebook e non si sa cosa fare: spostare o meno le macchine, decidere se iniziare a spostare le cose dal piano terra o se stare fermi ad aspettare. Una routine alla quale purtroppo molti cittadini si sono ormai abituati e rassegnati, non riescono a reagire.
Liquidare l’emergenza con una battuta? No grazie.
Accade, poi, che il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Marcello Liverani decide di dire la sua sull’emergenza di oggi: non un messaggio per aiutare i cittadini, non un messaggio di vicinanza o comprensione nei confronti dei senigalliesi, ma ritiene che la cosa migliore da fare sia scrivere una battuta. “L’acqua è finita! Tirate fuori il vino!”
“Credo non ci sia nulla da aggiungere – commenta Margiotta. Mentre i cittadini continuano a (non) vivere in questo stato di assoluta incertezza, un consigliere di maggioranza non ha altro da fare se non scherzare sulla condizione che vivono i senigalliesi. Non pretendo che si metta nei nostri panni, anche perché se sceglie di scrivere una cosa del genere dopo la mattinata appena trascorsa, evidentemente non ne è capace”.
Massimo Barocci, segretario del Pd Senigallia aggiunge: “Dal 15 settembre, come Partito Democratico, abbiamo sempre cercato di affrontare la questione in modo propositivo sia in Consiglio comunale che in ambito di vallata, a livello prettamente politico, consapevoli della difficoltà nel gestire emergenze di questo tipo; abbiamo continuamente contribuito in termini di proposte e di disponibilità. Ritengo, però, che sia inaccettabile che un consigliere comunale di maggioranza, che avrebbe ben altri problemi da affrontare, dedichi il suo tempo a scrivere non una battuta fuori luogo, ma una vera e propria offesa a chi è costretto a sopportare queste continue allerte.
Tre indizi fanno una prova, diceva Agatha Christie
“Purtroppo siamo abituati alla superficialità con la quale la destra si confronta con i problemi e le catastrofi. Ultimo esempio è lo scandaloso punto di vista del ministro Piantedosi sulla sciagura di migranti in Calabria: “La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”.
“Per non parlare, per tornare da noi, alle considerazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia Ciccioli sulle persone che hanno perso la vita nell’alluvione di settembre; nella sua ricostruzione della tragica vicenda ha parlato di errori commessi da chi ha perso la vita e di sfortuna chi si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
“Questo purtroppo qualifica nettamente il livello di superficialità e inadeguatezza con la quale la destra affronta i problemi della città e del paese”.
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